CAMELLINI: "CONTRO VILLORBA SERVIRA' DETERMINAZIONE E DISCIPLINA"
Dopo la sconfitta contro il Valpolicella, il Borsari Rugby Badia è subito tornato in campo per analizzare gli episodi che non hanno funzionato e guardare quindi dove migliorare. Domenica 26 infatti i biancazzurri torneranno a giocare in casa la prima del girone di ritorno del Campionato di Serie A2, girone 3, contro l'Omar Villorba. Proprio domenica scorsa, contro la formazione veronese ha avuto modo di scendere in campo con la maglia biancazzurra, colori del club con cui è cresciuto, il giovane Gianmarco Camellini. L'apertura/estremo, classe 2005, è cresciuto nel Rugby Junior Badia fino a quando non ha avuto l'opportunità di andare a Rovigo, dove ha giocato in Under 16 e 18 per poi tornare in prima squadra a Badia.
Com'è stato tornare a casa?
"È stata veramente una gioia immensa perché è il luogo dove sono cresciuto e ho fatto le mie prime esperienze nel mondo del rugby. Il cambio di società non si è sentito molto perché sono riuscito subito ad ambientarmi con il gruppo e a creare un buon rapporto con gli allenatori".
Come si sta trovando?
"A Badia mi sto trovando molto bene; devo ammettere che all'inizio avevo un po' di timore di non riuscire ad ambientarmi. Per fortuna ho trovato un gruppo di compagni molto giovani, così mi sono subito sentito a mio agio".
Com'è andata la partita di domenica scorsa?
"La prima partita con il Valpolicella è stata sia una bella esperienza perché sono riuscito a giocare verso la fine ma anche una grande delusione perché potevamo vincere facilmente. Ci è mancata la pazienza e la capacità di finalizzare le azioni quando eravamo nella loro metà campo".
Come vi state preparando per il match contro Villorba?
"Ci stiamo preparando al massimo, dedicandoci ad ogni singola parte dell'allenamento. Stiamo analizzando a fondo l'ultima partita per correggere tutti gli errori. Avremo bisogno di grande determinazione e disciplina per non ripetere gli stessi sbagli e portare a casa la vittoria".
Che cosa significa per lei Rugby Badia?
"Per me Badia è come una seconda casa. È un luogo dove vengo a dedicare un paio d'ore della mia giornata e a dare il massimo per migliorare e aiutare la squadra. Tornare a Badia è stato il coronamento del sogno della mia infanzia. Ricordo quando da piccolo osservavo la prima squadra allenarsi e pensavo: "Quando sarò grande voglio essere al loro posto e lasciare il mio segno in questa società".